Dante Alighieri celebra il suo ottico

da Museo dell'Occhiale

Il sommo poeta si servì di occhiali per presbiopia pe terminare la sua opera.dante alighieri occhiali

Dante, il sommo poeta, nato nel 1265, per terminare la sua maestosa opera, la Divina Commedia, dovette servirsi di occhiali per presbiopia, da poco inventati. Rese omaggio all'inventore di questi con le seguenti terzine.
Dante, appresa la notizia della scomparsa di Salvino degli Armati, il fabbricante dei suoi occhiali, per gratitudine gli avrebbe dedicato una seconda versione delle celeberrime terzine che aprono il canto dell’Inferno. Di qui il ritrovamento del manoscritto dantesco, datato appunto 1317. Eccone il contenuto:

"Nel mezzo del cammin di nostra vita
Mi ritrovai in una selva oscura:
la vista da vicino era smarrita.

Ah quanto a dir qual era cosa dura
Questa visione cos'ì incerta e ria
Che mi impediva ormai ogni lettura.

Per affrancarmi dalla presbiopia
Arrivo in mio soccorso in fiorentino:
che con occhiali all' uopo ben dostai,

ridiede giusto fuoco al cristallino,
per cui devo a Salvino degli Armati,
se ancor posso vergar verso divino."